Alimentazione intuitiva, mangiare senza doversi arrovellare

27 luglio, 2016 , ,

DA DOVE INIZIARE?

Ritornare ad essere un mangiatore intuitivo rappresenta una vera riconciliazione con il proprio corpo. Con le diete, ci si batte contro di esso, mentre con l’alimentazione intuitiva, lo si addestra e si impara a dargli fiducia ascoltandone e rispettandone i segnali. Più concretamente, si dovranno cambiare alcuni comportamenti.

In effetti, delle frasi come « finisci il tuo piatto se vuoi il dessert », « niente sprechi » e « non si mangia tra i pasti » perdono il loro significato dato che si tratta di criteri esterni al corpo. Bisogna dunque consentirsi degli spuntini se la fame si fa sentire e rompere l’automatismo di finire il proprio piatto se ci si sente sazi. Per tornare ad essere un mangiatore intuitivo, si ascolta il corpo, il vero specialista!

LA BASE : RICONOSCERE LA PROPRIA FAME

hunger

La vera fame è associata a delle sensazioni quali il buco nello stomaco, crampi, borborigmi. Significa che il corpo ha bisogno del cibo adesso, ma non per forza in grandi quantità. Occorre differenziare la fame dalla « voglia di mangiare ». Quest’ultima non è caratterizzata da segnali fisici come la fame e non aumenta col passare del tempo. Può accadere di avere voglia di mangiare per noia, perché si è tristi o stressati. Mangiando spesso in queste situazioni in cui la fame non è presente, è proprio allora che il corpo immagazzina il surplus di calorie sotto forma di grasso corporeo. L’idea quindi è quella di mangiare quando la fame media si fa sentire, rispettando il corpo e le sue necessità. Mangiato troppo? Inutile colpevolizzarsi, occorre semplicemente aspettare che la fame appaia di nuovo per mangiare.

LA SAZIETA

woman-eating-a-donught-at-her-deak-green-and-white-background

Quando si mangia, lo stomaco si riempie a poco a poco ed invia, in un dato momento, dei segnali al cervello per indicargli che è soddisfatto, che ha ricevuto sufficienti calorie. La fame è scomparsa, la soddisfazione è raggiunta, si è satolli, ma senza pesantezza, si è raggiunta la sazietà. Ci si può anche sentire « abbastanza leggeri da fare una corsetta».

Ecco qualche trucco per smettere di mangiare prima di essere « troppo pieni » :

  • Prendere il tempo per masticare e gustare gli alimenti
  • Fare una pausa a metà piatto per constatare che la fame è diminuita
  • Mangiare lentamente e in un luogo tranquillo per rilevare la diminuzione del gusto e dell’interesse per il cibo quando viene raggiunta la sazietà

In breve, una vera fame indica che il nostro corpo reclama del cibo e la sazietà indica che la quantità di alimenti assunti è sufficiente.

Pagine: 1 2 3

Autori

Marjolaine Mercier
Marjolaine détient baccalauréat en nutrition (Université Laval), un certificat en psychologie (UQAM) ainsi qu'une formation en Gestalt-thérapie (IQGT). Elle complète actuellement un certificat sur l'alimentation végétale (Cornell University). Elle est la fondatrice des Cliniques M Nutrition sur la Rive-Sud de Montréal en plus d'être co-auteur du livre 'Ménager la chèvre et manger le chou" (mars 2018). En consultation individuelle comme en conférence, son dynamisme saura vous motiver!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito web utilizza dei cookie per offrire la migliore esperienza utente e assicurare buone prestazioni, la comunicazione con i social network o la visualizzazione di annunci pubblicitari. Cliccando su "ACCETTO", acconsenti all'uso dei cookie in conformità con la nostra politica sulla privacy.