La noce di cocco: amica o nemica?

7 giugno, 2020 , ,

Olio di cocco

Ultimo ma non meno importante, il famoso olio di cocco… È davvero salutare?

Cominciamo a definire esattamente i diversi tipi di olio di cocco:

  • Olio di cocco vergine: questo olio viene estratto dalla polpa fresca della noce di cocco. Si presume che non sia lavorato (prodotto non trasformato) e che quindi contenga i trigliceridi a catena media (TCM) in quantità maggiori (ulteriori dettagli qui di seguito).
  • Olio di cocco pressato a freddo: questo olio viene estratto con processi meccanici, senza fonti di calore esterne.
  • Olio di cocco raffinato: anche questo olio viene estratto dalla polpa di cocco, ma viene lavorato con vari processi, tra cui il calore, la deodorizzazione e la decolorazione.

Diversi studi hanno dimostrato che l’integrazione con trigliceridi a catena media derivati dall’olio di cocco e di palmisti (olio TCM) è benefica per la salute. I risultati sono stati estrapolati all’olio di cocco, che contiene anche una piccola quantità di questi tipi di acidi grassi.

Il punto dolente è che esistono notevoli differenze tra gli oli di cocco disponibili sul mercato. In effetti molti degli oli disponibili nei negozi di alimentari e nei negozi di alimenti naturali sono altamente trasformati e quindi di scarso interesse nutrizionale. Inoltre i livelli di acidi grassi benefici presenti nell’olio di cocco sono, in media, molto più bassi rispetto agli oli per i quali sono stati ottenuti risultati conclusivi.

Tipo d’olio grassi saturi acide caprico acide caprilico
Olio di noce di cocco 75-90 % 7 % 13 %
Olio TCM (olio di noce di cocco e/o palmisti modificati) 70 % 45 % 55 %

Come si può vedere nella tabella, la percentuale di acido caprico e caprilico è molto più alta nell’olio TCM (quello utilizzato negli studi) che nell’olio di cocco. Perciò per il momento i benefici dell’olio TCM non possono essere estrapolati all’olio di cocco.

Un altro punto importante: è vero che alcuni studi hanno dimostrato che aggiungere olio di cocco alla propria dieta potrebbe aumentare moderatamente i livelli di HDL (colesterolo buono), ma occorre considerare che anche i livelli di colesterolo totale e LDL (colesterolo cattivo) aumentano con il suo consumo.

Per la cucina di tutti i giorni è meglio scegliere l’olio di oliva e l’olio di colza. È preferibile utilizzare l’olio di cocco occasionalmente nella preparazione di piatti tradizionali che lo richiedono.

Anche in questo caso la moderazione è sempre la scelta migliore. Non è saggio sostituire qualsiasi tipo di olio con l’olio di cocco, o la panna col latte di cocco, o bere acqua di cocco al posto dell’acqua, ma se volete usarlo ogni tanto in qualche ricetta niente ve lo impedisce!


Fonti

  1. Noix, eau de noix de coco (liquide de la noix). (20 juin 2016). Dans le Fichier canadien sur les éléments nutritifs (FCÉN). Tiré de: https://food-nutrition.canada.ca/cnf-fce/report-rapport.do
  2. Dieitians of Canada. (21 novembre 2014). Functional Foods/Nutraceuticals – Coconut. Tiré de http://www.pennutrition.com/KnowledgePathway.aspx?kpid=19691&pqcatid=146&pqid=19646
  3. Food and Agriculture Organization of the United Nations – FAO. (14 octobre 1999). COCONUT – Post-harvest Operations. Tiré de: http://www.fao.org/3/a-au999e.pdf

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Autori

Jef L'Ecuyer
Nutrizionista/dietista, membro dell'OPDQ e dei Dietisti del Canada, Jef propone una visione semplice, efficace e pratica riguardo la pianificazione dei pasti quotidiani.

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